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Vittoria radicale a Francavilla Fontana

Leggo che PRC, Democratici per la Costituzione, Sinistra Democratica, IdV e PdCI di Francavilla hanno inserito al primo punto del loro programma la proposta di istituzione dell’anagrafe degli eletti. Molto bene. Si tratta, nonostante i numeri e nonostante lo snobismo riservatoci, di una vittoria radicale, anche se come tutte le vittorie radicali essa è taciuta, silenziata o camuffata.

Prove per un cammino non solitario

Ieri sera abbiamo ufficialmente dato inizio ad un percorso di dialogo col centrosinistra "allargato". Si è raggiunto un accordo di massima relativo all’impegno comune per la creazione di una coalizione alternativa alla destra francavillese che ha governato negli ultimi quindici anni. Come avevamo preannunciato, noi radicali abbiamo posto immediatamente le nostre due questioni preliminari relativamente alle primarie e all'anagrafe degli eletti. La prima, ribadita con forza dal sottoscritto come unica strada in grado di rappresentare una crescita in termini numerici ma anche potenzialmente ca

Giustizia vo cercando

Ho da diverso tempo maturato la convinzione che concetti, quali stato di diritto, garanzie e più in generale i principi fondamentali di libertà individuale non facciano parte per così dire del nostro dna di cittadini di una democrazia, mettiamola così, all’anglosassone. Tanti piccoli segnali dimostrano tale deficit e sarebbe interessante studiarne il fenomeno sotto i profili sociologici e psicologici. Ci sono principi di diritto che o sono connaturati al nostro essere oppure neanche l’apparato giuridico più dettagliato può renderli effettivi.

Dalla politica del controllo (del voto) al controllo della politica (col voto)

La mia soluzione è in questo slogan, chiaro, limpido, secco (e che magari tra un po' di tempo, quando ci si renderà conto della necessità di perseguire questa via, qualcuno riprenderà). Ascolto in questo periodo il continuo richiamo alla legalità come elemento di rottura e discontinuità dall'operato delle precedenti amministrazioni; leggo dichiarazioni di quanti ritengono che bisogna condannare il vecchio modo di fare politica nella stanza dei bottoni e sopra la testa degli elettori, tanto quanto dei militanti.

Subito collaborare coi compagni del PrC. I sabotaggi clericofascisti degli altri ci esaltano

Quando Emanuele, il nostro compagno Emanuele Modugno (segretario del PrC), conviene con noi che c’è una conventio ad excludendum nei confronti dei radicali, allora ci viene il sospetto che non siamo proprio impazziti e che però, nello stesso tempo, la strada intrapresa è quella giusta. Mai come questa volta siamo convinti che ci sia, per loro, per quelli che Marco chiamerebbe “i buoni a niente”, la necessità di stoppare ogni discussione, di evitare che filtrino le parole, i dibattiti, a cui si preferisce il chiacchiericcio pettegolo.

Garantismo a senso unico

Gli interventi del governo in materia di intercettazioni telefoniche e di interruzione dei processi manifestano la volontà cieca di affrontare i sintomi e non le cause di quella grave malattia che si chiama degrado del sistema giustizia penale in Italia. Assistiamo così ad un ben triste gioco delle parti, con da un lato gli pseudogarantisti del centro-destra che si stracciano le vesti contro gli eccessi delle procure e poi rimpinguano la legislazione di nuove fattispecie di reato ed con un sempre più massiccio e salvifico ricorso al carcere.

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