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Il tempo del lavoro imprigiona il tempo della vita: Time out !

Diciassette anni fa, un film francese sulle 35 ore, “Risorse umane” ci mostrava cosa potesse accadere al mutare dei ritmi di produzione pro individuo e affrontava il tema della riduzione d’orario e dei conflitti in fabbrica e fuori.

Il lavoro o la sua assenza, è il problema con cui le persone sono costrette a fare il conti.

La nuova produzione di valore che amplia e civilizza il mercato

Si stanno spontaneamente ridisegnando le organizzazioni dalle fondamenta. I bisogni assumono una natura sempre più personalizzata e sempre meno intermediata dai corpi sociali tradizionali. Gli amministratori pubblici vengono sempre più stimolati all’uso, anche sperimentale, di forme sempre più aperte di impresa sociale, di cittadinanza attiva che dà vita a un ecosistema di risorse utili, promuovendo nuova imprenditorialità diffusa e sostenibile.

Marco è !

La prima volta che ascoltai Pannella in una delle sue rare apparizioni televisive avevo 13 anni, correva l’anno 1980, era una tribuna politica condotta da Jader Jacobelli che vedeva la partecipazione di Marco e Giorgio Almirante, due leoni dei dibattiti politici: si parlava di legalizzazione delle droghe e di lotta al terrorismo.

Radicali salentini in strada per il biotestamento

Ottimo riscontro per la prima uscita leccese dei radicali salentini. Nella giornata di sabato, per due ore circa, i nostri militanti hanno distribuito volantini informativi sulla campagna per il biotestamento. Si tratta di un'opera di sensibilizzazione che si è svolta contemporaneamente in tantissime piazze italiane per sollecitare i legislatori italiani a dare finalmente compimento ad una legge da troppo tempo bloccata causa  le convenienze e le indecisioni di molte forze politiche.

DON CIOTTI MARCIA A PALAGIANO. RADICALI: E’ LA SUA LAICITA’ CHE LO RENDE GRANDE

"Non abbiamo un'altra vita. Abbiamo solo questa vita". E la sua laicità che rende grande Don Ciotti. Questo ci ha raccontato oggi a Palagiano, ed è per questo che noi Radicali abbiamo manifestato con lui, per tutte e tre le vittime della strage. Nessuno merita di morire: è vero che non si toccano i bambini, ma neanche gli adulti. Neppure un detenuto, come Mimmo morto ammazzato insieme a Carla e al piccolo Domenico, che in semilibertà dopo aver scontato 13 anni di galera viene ammazzato essendo ancora sotto tutela dello stato.

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