Eluana Englaro

Ipocriti e collitorti

Fino a quando non è apparso sulla scena quel rompiscatole dell’avv. Beppino Englaro, il problema del diritto ad una morte dignitosa era rimesso alla buona volontà ed alla pietas dei tanti medici che operano negli ospedali italiani, cui nel silenzio spettava l’ingrato compito di staccare la spina su richiesta del parente di turno. Poi c’è stata l’irruzione in campo dell’avv. Englaro, il quale invece di risolvere come innanzi la questione, facendo ricorso all’aiuto del medico di turno, ha avuto la pretesa di rivendicare in via giudiziale il diritto alla morte dignitosa della figlia.

Su Eluana, in risposta al prof. Tardio

Ho ascoltato con attenzione in radio le dichiarazioni estremamente pacate e rispettose del prof. Tardio, al quale do atto di essere l’unico, in questa città, a confrontarsi sui temi cosiddetti etici, anche se su posizioni contrapposte alle mie.Egli dichiara di invidiare chi ha certezze in merito alle scelte sulla vita e chi dimostra, evidentemente in maniera presuntuosa, di possedere “la” verità, e nel dichiararlo, Egli lascia intendere che in questa categoria rientrerebbe il sottoscritto come sostenitore di una linea laica e individualista.