STRAGE PALAGIANO: PARTECIPAZIONE MANIFESTAZIONE 24 MARZO CON DON CIOTTI. ANTIMAFIA? ANTIPROIBIZIONISMO!

Dichiarazione di Annarita Digiorgio

“Aderiamo all’appello di Libera e parteciperemo alla manifestazione di Palagiano come denuncia verso il sentire mafioso diffuso,e vicinanza a tutte e tre le vittime della strage.
Manifesteremo lunedì non da professionisti dell’antimafia ma da militanti del diritto, unico strumento, come diceva Sciascia, per combattere la mafia. Nessun uomo merita la morte per mano di un altro uomo. I bambini come gli adulti, le donne come gli uomini, i mafiosi come gli innocenti, nessuno merita mai di morire.
Per questo a quelli che dal primo giorno hanno urlato "non si toccano i bambini" abbiamo risposto "non si toccano neanche gli adulti".
Neppure un detenuto che in semilibertà dopo aver scontato 13 anni di galera viene ammazzato essendo ancora sotto tutela dello stato: episodio che dimostra la fallacità e l’inutilità del sistema penitenziario italiano, cosa per cui da anni i radicali lottano. La vita del diritto per il diritto alla vita.

Dissentiamo dall’amministrazione cittadina che afferma “a Palagiano non c’è mafia” limitandosi a proclamare un lutto cittadino solo per poche ore, dalle 13 alle 18, ore in cui i negozi di Palagiano sono quasi tutti regolarmente chiusi, mentre le scuole sono rimaste regolarmente aperte. Quello che è accaduto non può essere in pochi giorni accantonato come appartenente a un sistema parallelo, mentre si consumava tra le nostre piazze tra persone che erano quotidianamente tra noi . Lutto cittadino a ore proclamato solo per la donna e il bimbo uccisi, mentre nell’ordinanza non veniva citatato neppure l’uomo ugualmente morto ammazzato. Cosa che, come per i funerali a lui vietati, sottindende ci siano morti di serie A e morti di serie B.

Saremo presenti in nome della storica battaglia dei Radicali per l’antiproibizionismo. Ciò che ha affermato il sindaco Tarasco “a Palagiano non c’è mafia, ma c’e droga”, è un ossimoro. Se c’è droga, c’è mafia: essendo questa interamente appaltata al monopolio del potere e delle pistole mafiose. Per questo l’unico modo per sconfiggere la mafia e difendere la vita dei cittadini è legalizzare la droga”.