Questa settimana un thè con Annarita Digiorgio

intervista per il settimanale extra magazine
http://www.extramagazine.eu/ultimonumero.pdf

di Rosa Colucci

Il tratto principale del tuo carattere?
«Entusiasmo».
Il tuo principale difetto?
«Pigrizia».
Se potessi cambiare qualcosa in te?
«Diventerei più scaltra».
Se potessi cambiare qualcosa in Italia?
«Gli italiani»..
Stato d’animo attuale?
«Libera. Is state of mind. And life».
Indignata o rassegnata?
«Combattente».
La cosa di cui vai più fiera?
«Le tette».
E quella di cui ti penti di più?
«Le porte che ho aperto a chi ha provato a chiuderle dietro di sè».
Cosa non riesci a capire degli uomini?
«Il cameratismo».
Qual è la prima cosa che faresti se ti reincarnassi in un uomo?
«Andrei in giro a rimorchiare».
Quale personaggio storico avresti voluto essere?
«Tocqueville».
Di quale personaggio letterario avresti voluto rivestire i panni?
«Sherlock Holmes».
Quale mestiere ti sarebbe piaciuto fare?
«Rock star».
Canzone preferita?
«”Il pescatore”. Ma di De Andrè sono tutte preferite».
Cosa c’è sul tuo comodino?
«Una radio. Sempre accesa h24 su Radioradicale».
Oggetto del desiderio?
«Un elicottero personale».
Oggetto talismano?
«Una medaglia originale appartenuta a Luigi Einaudi. Una cosa per me molto importante».
L’ultima zingarata?
«Tutta la vita».
Cosa ti fa più ridere?
«L’ironia intelligente sulle cose serie delle persone colte».
Cosa ti fa più paura?
«L’ignoranza».
Luogo del cuore?
«Chiatona».
Cane o gatto?
«Maisia».
Con quale politico riuscirebbe più piacevole un viaggio auto da Taranto a Roma?
«Lo so che ti aspetti ti dica Alessandro Di Battista. Ma con lui a Roma non ci arriverei mai: tappa definitiva al primo motel. No, Rino Formica».
Secondo la legge del contrappasso, quale sarebbe la tua pena più grande?
«Sapere già tutto e non avere più niente da approfondire».
Cosa non dovrebbe mai mancare nel tuo frigo?
«Formaggio».
E nell’armadio?
«Un trench».
C’è qualcosa che dici in privato e che neghi in pubblico?
«Non è vero che sono cosi cinica e individualista come voglio sembrare. Non del tutto».