Legalizzazione dell'Eutanasia

Dichiarazione di Francesco Mauro, membro direttivo dell’associazione radicale Diritto & Libertà rese a margine della conferenza stampa del 28-10-06.

L’Associazione Radicale Diritto & Libertà sostiene la battaglia dell’Associazione Luca Coscioni per la legalizzazione della Eutanasia. Dopo il successo della mobilitazione nazionale, indetta il 14 e il 15 ottobre scorso per la raccolta firme per una petizione indirizzata al Parlamento italiano che chieda la realizzazione di un’indagine conoscitiva sulla diffusione dell’eutanasia clandestina nel nostro paese e che si metta all’ordine del giorno del Parlamento italiano l’esame delle proposte di legge esistenti in materia di Eutanasia, abbiamo deciso di moltiplicare gli sforzi organizzando nelle prossime settimane tavoli di raccolta firme nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Il tema della legalizzazione dell’Eutanasia è una delle battaglie che i Radicali da anni conducono e che è presente nel programma della Rosa nel Pugno. Una cosa che in Italia i politici faticano ad accettare è che l’eutanasia, come Umberto Veronesi ha detto, esiste ed è praticata clandestinamente; “non si può dire come, quando e da chi per non compromettere i colleghi, ma sarebbe ipocrita sostenere il contrario”.
E da qui si spiega la nostra adesione alla petizione dell’Associazione Luca Coscioni.
Una legge per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia è necessaria ed è giusta. Necessaria perché servirebbe a strappare dalla clandestinità una pratica che è diffusa molto più di quanto si possa pensare e, come possiamo immaginare, nella clandestinità, dal momento che non c’è controllo, può accadere di tutto, anche che non si tenga conto della volontà del malato. Giusta, perché servirebbe a ribadire il concetto che nessuno ha il diritto di decidere sulla vita altrui o meglio che ognuno deve poter disporre della propria vita e della propria morte.
Il nostro invito è di andare a firmare per appropriarci di un diritto in più e per rispetto e amore di quanti ci stanno implorando di farli morire.