blog di Sergio Tatarano

Lega e Di Pietro: la certezza della..."pena"

Se gli interlocutori sulla giustizia sono Lega e Di Pietro, accade che il livello del dibattito è quello che è. E non è un caso che i due partiti che hanno aumentato il loro bottino elettorale siano stati proprio quei due che non hanno semplicemente lottato contro l’indulto, ma hanno anche avuto modo di sottolinearne i presunti “effetti devastanti”. Ecco allora che oggi le uniche voci che si sentono sull’argomento sono queste: da un lato le ronde leghiste, qualcosa di aberrante rispetto alla quale davvero credo sia giunto il momento di dire due parole.

Lettera ai Presidi di Francavilla Fontana

Gentili Presidi, sono convinto che sui temi che interessano l’Associazione Luca Coscioni, il passaggio per il miglioramento del dibattito “politico” (inteso in senso ampio: la droga, il sesso, la vita sono politica, “vissuto”) giunga dal dialogo con (non dalla predica a) le giovani generazioni. Come si può, ad esempio, pensare di affrontare il tema sessualità-contraccezione-aborto senza rivolgersi direttamente agli studenti? Con chi dovremmo affrontare il fenomeno droga e parlare degli effetti che ciascuna di esse provoca?

I sordomuti e la loro "prigione"

Un po’ di tempo fa sono stato chiamato a parlare di Moratoria delle esecuzioni capitali presso la sede dell’ENS a Taranto. L’ENS è l’ente nazionale sordomuti. Mi ci sono recato con la curiosità di vivere una esperienza diversa, di entrare in contatto con una comunità fortemente penalizzata. Però l’esperienza mi ha insegnato molte più cose di quanto avrei mai potuto immaginare. Ad accogliermi c’erano decine di persone, cosa che mi ha caricato di emozione e responsabilità.

Il mio voto radicale

Sia chiaro una volta per sempre: questo (questo!) pd non mi rappresenta e io non sarò mai un suo iscritto. Sic stantibus rebus, può un radicale votare PD? Mi sono personalmente battuto per UN partito democratico, ho raccolto convintamente le firme a sostegno della candidatura di Marco Pannella a leader del pd (ricordo con orgoglio la firma del Presidente della Provincia di Brindisi) e trovo che l’ostinazione con cui si è voluta intraprendere la strada dell’accordo sia il frutto di una coerente posizione assunta fin dall’inizio.

Chi ha vinto e chi ha perso

L’alternativa questa volta era più che mai tra l’essere scontenti e l’essere seriamente preoccupati. D’altronde, solo la sinistra comunista poteva e può preferire un governo reazionario ad uno “riformista” (si fa per dire). Dunque non era il mio caso.
Vittoria del centrodestra, risultato sostanzialmente deludente del PD. Tra i piccoli, boom della Lega e scomparsa di PS e SA.

Sicuri che vi piace Zapatero? A me sì, per davvero.

Da nonviolento, se intravedo uno spiraglio (di discussione) mi ci butto a capofitto. Ho letto i programmi di destra e sinistra, le peggiori d’Europa. Un PdL completamente abbarbicato su posizioni corporativistiche e clericali, reazionarie in materia di diritti civili, liberatosi anche dalla zavorra dei pochissimi liberali che non sono stati candidati, addirittura costretto a rifugiarsi in Ciarrapico (quello corteggiato recentemente pure dalla sinistra, a quanto pare) pur di togliere voti alla propria destra.

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