PENITENTI E POTENTI: MISTERI E OSTENTAZIONI

Osservo ogni volta, nel corso della processione dei Misteri, che si svolge ogni anno a Francavilla Fontana il giorno di giovedì Santo, la “contestuale” processione dei politici di casa nostra e mi chiedo sempre cosa possa muovere questi ultimi a sfilare insieme alle tante statue religiose, la cui semplice visione è sempre motivo di trasporto e commozione per tutti, credenti e non. Anche quest’anno non ho motivo di ritenere che non assisteremo allo stesso penoso spettacolo, con una ordinata esposizione a scendere dal Parlamentare al consigliere comunale (come prevede il regolamento!).
Di tutte le vetrine scelte dalla classe politica per pavoneggiarsi, questa è la più meschina, perché trascende la sfera del rapporto col potere e del rispetto dei cittadini e diventa l’offesa più incredibile anche nei confronti di quelle statue che, per chi crede, non sono semplici opere d’arte.
Ora: non si può di sicuro proibire ad un politico, come a nessun altro cittadino, di prendere parte ad una processione; ma può il politico, in virtù del proprio ruolo, avere la tracotanza e la superbia tali da ritenersi in diritto di appropriarsi di un momento che è dei fedeli e solo di questi? Non solo: chi o cosa il politico rappresenta ( se non se stesso) quando prende parte ad una processione, a questa processione? In un mondo nel quale si cerca costantemente e spudoratamente di confondere la sfera civile con quella religiosa, nel quale in pochi si cerca di allontanare i tentativi della Chiesa di entrare nell’agone politico (e poi si assiste invece, addirittura, all’operazione inversa da parte di chi cerca consenso e rifugio sotto le vesti sacerdotali), voglio continuare a denunciare l’oscenità delle strumentalizzazioni e non abituarmi ad accettare le prove di arroganza di chi ci rappresenta o dovrebbe farlo. Se il rispetto per la gente umile non è una motivazione sufficiente a far compiere loro un passo indietro, lo sarà almeno la “completa devozione” per quella statua dietro la quale si posizionano e che assiste ogni anno ad uno spettacolo di sgomitamenti così indecoroso?
Mi auguro che, invece di prestare ascolto al richiamo del populismo, qualcuno vorrà fare attenzione anche al pensiero delle coscienze religiosamente laiche che non si piegano ad un’usanza come questa.

Sergio Tatarano