Mozione approvata dall'Assemblea dell'Associazione "Radicali Salento - Diritto e Libertà"

L’Assemblea dell’Associazione “Radicali Salento – Diritto e Libertà”, riunita a Lecce il giorno 17 giugno 2017 presso le Officine Culturali Ergot, a poco più di un anno dalla scomparsa di Marco Pannella, vuole per prima cosa ricordarne il pensiero e l’azione politica che per ogni radicale rappresentano la scelta della libertà e della responsabilità, la lotta per il primato del diritto e per la giustizia giusta, l’impegno per la piena affermazione dei diritti umani nel mondo con metodo rigorosamente nonviolento.

L’Assemblea riconosce la sempre viva attualità della lotta di Marco Pannella per il funzionamento della Giustizia e lo Stato di diritto e denuncia la sistematica violazione della Costituzione e dei principi internazionali da parte dell’Italia per la eccessiva durata dei processi e la condizione disumana delle carceri; a tal fine, ribadisce la centralità dell’amnistia come soluzione strutturale per il rientro nella legalità del nostro Paese.

L’Assemblea, nel 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma, nel momento in cui, da più parti, il Progetto di una casa comune europea pare infrangersi sugli scogli della demagogia e del populismo di un neo-nazionalismo distruttivo e ottuso, ribadisce l’attualità del “sogno” di Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, sintetizzato nel Manifesto di Ventotene.

L’Assemblea, nello stigmatizzare la deriva burocratica che caratterizza gli ultimi sviluppi del cammino per l’integrazione europea, esprime l’auspicio che possa essere rilanciato il Progetto di una Federazione leggera che metta al centro la persona, il cittadino europeo e non gli Stati nazionali.

L’Assemblea considera a tal fine urgente recuperare conoscenza e consenso dei cittadini rispetto alla stessa ragion d’essere dell’Unione Europea, per contrastare quella becera propaganda che, in tempi di crisi economica, addossa proprio all’Unione Europea le responsabilità del dissesto.

L’Assemblea aderisce convintamente alla concomitante mobilitazione di Forza Europa dal titolo “La mia piazza è l’Europa” che vuole perseguire proprio la difesa e la promozione del valore dell’Unione Europea.

L'Assemblea plaude alla coraggiosa e lungimirante iniziativa "Ero straniero, l'umanità che fa bene" promossa da Radicali Italiani e da tante altre associazioni impegnate sul fronte dell'immigrazione, a sostegno della Legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, che punta a superare la Legge Bossi – Fini e a cambiare le politiche sull’immigrazione puntando su inclusione e lavoro.

L'Assemblea impegna i propri Organi dirigenti ad organizzare tavoli di raccolta firme, iniziative informative e manifestazioni sul tema dell'immigrazione, sulla sua natura e sui suoi stessi "numeri", al fine di rompere il muro della disinformazione, dei pregiudizi, dei luoghi comuni che, spesso per il solo scopo di guadagnare consenso elettorale, alimentano xenofobia e razzismo e prefigurano una società senza una vera governance delle politiche migratorie che ha nella sola paura dell'altro, del "diverso", il proprio riflesso.

L'Assemblea impegna i suoi Organi dirigenti a promuovere la creazione di un Comitato locale che, raccogliendo le principali forze sociali operanti nel cosiddetto terzo settore e le personalità, nonché i militanti politici di altri partiti, possa contribuire al pieno successo di questa importante iniziativa.

L’Assemblea denuncia la natura partitocratica della scelta di modificare la legge elettorale a meno di un anno dalla scadenza naturale del mandato parlamentare al contrario di quanto raccomandato dal Consiglio d’Europa e rimarca la propria contrarietà a soluzioni che anticipino la fine della Legislatura, compromettendo l’approvazione definitiva di una serie di provvedimenti legislativi già licenziati da uno dei due rami del Parlamento, come ad esempio la Legge sul biotestamento, approvata alla Camera dei deputati.

L’Assemblea impegna altresì i propri Organi dirigenti alla mobilitazione per le campagne radicali nazionali in corso per la legalizzazione della cannabis, per la riforma del TSO e per un welfare sostenibile.

L’Assemblea appoggia la raccolta firme di iniziativa popolare per la separazione delle carriere dei magistrati intrapresa dall’UCPI e storicamente patrimonio dell’azione radicale. 

L’Assemblea, nell’ambito dell’iniziativa politica locale, riconosce come azioni fondamentali il potenziamento e la piena attuazione degli strumenti di democrazia diretta.

L’Assemblea afferma l’urgenza e la necessità di operare per la tutela dell’ambiente di fronte ad attività industriali che, minacciando seriamente la salute del cittadino e l’integrità del territorio, propongono un modello di sviluppo del Salento obsoleto che non considera il turismo, l’arte e la cultura come i veri volani per la crescita anche economica.

L’assemblea denuncia la sistematica violazione della L. 41/86 che prevede l’obbligatoria approvazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), nonché il piano per l’accessibilità urbana di cui alla L. 104/92, previsti a pena di commissariamento. A questo scopo dà mandato ai propri Organi dirigenti di richiedere alla Regione lo svolgimento delle proprie funzioni di vigilanza sul rispetto delle suddette leggi ed eventualmente di sostituzione dei Comuni inadempienti, così come già accaduto, primo caso in Italia, a Francavilla Fontana (BR).

L’Assemblea impegna i propri Organi dirigenti a richiedere ad ogni Comune sia la creazione di una Sala del Commiato (ai sensi dell'art. 4 c. 5 della l. r. 34/2008), sia di favorire l'accesso alle informazioni necessarie alla fruibilità dei servizi pubblici e privati in ambito funerario, con particolare riferimento ai profili economici e alle diverse pratiche funerarie previste dall’Ordinamento, ivi compresa la pratica ecologica e poco pubblicizzata della cremazione (ex art. 5 c. 4 della stessa legge); in caso di inadempimento da parte degli stessi Comuni, l'Assemblea impegna i propri Organi a richiedere che la Regione eserciti i poteri sostitutivi di cui all'art. 2 lett. b) della medesima legge regionale 34/2008.

Agendo anche attraverso campagne informative e di raccolta di firme, l’Assemblea individua altresì le seguenti priorità: prevedere maggiori forme di trasparenza delle amministrazioni comunali in relazione alla gestione delle entrate e delle uscite; sollecitare le amministrazioni comunali alla istituzione della figura del Garante dei detenuti ed alla contestuale nomina.

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Le due mozioni particolari su quota associativa e logo ufficiale in allegati PDF.