Dalla parte della vita. Sempre.

Il nuovo caso Welby si trova ad Alghero, Sardegna. Un uomo di 53 anni, malato di distrofia muscolare amiotrofica, da sei anni immobilizzato a letto, aveva ricevuto dal pubblico ministero della procura di Sassari un no alla sua richiesta di staccare la spina del ventilatore che lo tiene in vita.
"Abbiamo parlato con lui e gli abbiamo confermato la nostra disponibilità ad aiutarlo", ha detto Marco Cappato. "Come radicali e Associazione Luca Coscioni gli abbiamo detto che siamo pronti a fare quello che lui ci chiederà, quello che vuole".
Giovanni Nuvoli, 23 kg di peso, il nuovo sequestro di Stato, l’ennesima violenza perpetrata ai danni di un uomo incastrato dentro al proprio corpo.
Ad un anno dalla morte di Luca Coscioni, e a due mesi da quella di Piero Welby, la truppa radicale è ancora una volta a difesa della qualità della vita, della vita consapevole e voluta, contro l’ipocrisia partitocratrica, trasversale e putrefatta, incapace di curarsi dei drammi umani.
“Io maledico i medici e i loro tubi infernali…rivoglio la mia morte: niente di più, niente di meno!” (Piero Welby)