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Gli interventi del governo in materia di intercettazioni telefoniche e di interruzione dei processi manifestano la volontà cieca di affrontare i sintomi e non le cause di quella grave malattia che si chiama degrado del sistema giustizia penale in Italia. Assistiamo così ad un ben triste gioco delle parti, con da un lato gli pseudogarantisti del centro-destra che si stracciano le vesti contro gli eccessi delle procure e poi rimpinguano la legislazione di nuove fattispecie di reato ed con un sempre più massiccio e salvifico ricorso al carcere.

Dopo la danza scaramantica della destra, il governo è “finalmente” caduto, sotto i colpi di marce su Roma, anni '20, minacciate e di snervanti aut-aut dei vari Mastella e Di Pietro, “pronti” ad andarsene ogni giorno, costantemente, per due anni. Non sappiamo quale maggioranza liberale Berlusconi potrà mai esprimere. Anzi sì: nessuna. D’altronde però confidiamo nella sinistra, che fino ad ora è stata la migliore alleata del Cavaliere, lo ha nutrito di veterocomunismo, di pochezze programmatiche e di inciuci sul sistema elettorale.

E' stato bello sperarci.. per chi ci ha sperato veramente.. Dopo le pseudoliberalizzazioni di ingegneri, parucchieri e tassisti, il governo non ce l'ha più fatta, ha deciso di introdurre le tariffe minime per gli autotrasportatori. E come per magia i blocchi stradali sono scomparsi... Altro che caro petrolio, ciò che i nostri camionisti non reggevano più era la concorrenza dei loro colleghi europei..

Il cinismo bertinottiano ha colpito ancora? Il leader comunista è intervenuto dichiarando fallita l’esperienza di governo. Ora: a parte l’irritualità di una simile affermazione proveniente da un Presidente della Camera, ciò che mi preme tentare di comprendere è dove Fausto il rosso voglia arrivare con quell’uscita piuttosto sconcertante.