Barriere architettoniche: come diffidare il vostro Comune in tre mosse

Un breve vademecum per richiedere il ripristino della legalità in tema di barriere architettoniche (a cura dell' Avv.Sergio Tatarano):

1 Se si dispone di un consigliere comunale, far presentare una interrogazione (modello in allegato); in difetto, inviare una richiesta di accesso agli atti (secondo allegato).

2 Una volta che il Comune avrà risposto, si invia alla Regione una richiesta di diffida e, dal momento che alla Regione non hanno alcuna intenzione di applicare la legge ed inimicarsi i Comuni, si inserisce il termine di cui all'art. 358 c.p. (30 giorni) decorsi i quali si procederà con il terzo step, la denuncia nei confronti dell'assessore regionale al Welfare (terzo allegato) per omissione di atti d'ufficio.

3 Se invece, come accaduto a Francavilla, la Regione risponde, attendere il termine assegnato per procedere alla richiesta di nomina del commissario.

A Francavilla, dopo l'interrogazione che ha avuto esito negativo, ho inviato due richieste alla Regione, la seconda conteneva il termine suddetto ed ha sortito l'effetto sperato (per la prima volta in Italia, una Regione ha intimato al Comune di applicare la legge anche se con una dicitura ambigua ossia "nei termini di legge": la legge infatti prescrive l'obbligo entro un anno dall'entrata in vigore, mentre la Regione ha inteso concedere un anno, presumibilmente, dalla diffida: trascorso quest'anno, procederò alla richiesta ed in difetto alla denuncia).