Riccardo Magi, Segretario nazionale di Radicali Italiani, all’Assemblea dei radicali salentini.

Sì svolgerà a Lecce sabato 17 giugno, a partire dalle ore 9.00, presso le Officine Culturali Ergot site in Piazzetta Falconieri 1b, l’Assemblea dell’Associazione “Radicali Salento - Diritto e Libertà” alla quale parteciperà il Segretario Nazionale di Radicali Italiani, Riccardo Magi.

L’Assemblea eleggerà le nuove cariche dell’Associazione e promuoverà la conoscenza di tutte le iniziative portate avanti dal Movimento radicale. Nello specifico verrà illustrata la campagna “Ero Straniero -L’Umanità che fa bene” che si propone il superamento dell’inefficace Legge Bossi-Fini, attraverso la messa in opera di una serie di provvedimenti tesi all’integrazione ed al governo del fenomeno migratorio prendendo, così, le distanze da troppo pressapochismo demagogico tanto di moda nell’attuale dibattito politico nazionale.

A seguire saranno presentate le proposte di legge popolare in tema di antiproibizionismo, riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio, Welfare ed ampliamento degli strumenti di democrazia partecipata.

I radicali salentini discuteranno anche della situazione politica locale ed in particolare leccese; per questa ragione, ritenendo utile un confronto con entrambi i candidati sindaco di Lecce, visto il ruolo istituzionale che uno di loro sarà presto chiamato a ricoprire, sia Mauro Giliberti che Carlo Salvemini sono stati invitati a partecipare all’Assemblea, per confrontarsi su alcuni argomenti particolarmente importanti, tra i quali  la rimozione delle barriere architettoniche, l’individuazione dello spazio per una sala del commiato e l’istituzione del Garante cittadino per i detenuti.

Al termine dei lavori l’Assemblea comunicherà la propria adesione alla mobilitazione nazionale dal titolo “La mia piazza è l’Europa” che, in più di 50 piazze italiane, intenderà in questo modo onorare il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma e rispondere, esponendo le buone ragioni del processo di integrazione continentale, alla vulgata che trasforma l’Unione Europea nel capro espiatorio di ogni problema economico, sociale e politico emerso nel corso di questi decenni.