Amministrative Francavilla: se la linea è "più voti, meno idee", il fallimento è dietro l'angolo

Da un po’ di tempo abbiamo intrapreso, come cellula Coscioni di Francavilla, alcune iniziative che certamente non esauriscono la portata delle nostre battaglie ma che ritengo e spero siano riuscite a dare un’idea di quello che può essere il ruolo della nostra associazione anche a livello locale. L’impegno fino ad ora profuso -con particolare riferimento all’informazione sessuale, specie nelle scuole, a campagne conoscitive in materia di droga, di eutanasia, di vita autonoma dei disabili e, comunque, più in generale, di laicità dello Stato (penso alla sala dei funerali laici, agli insistenti appelli di liberazione dall’intreccio tra politica e chiesa locale) ma anche a suggerimenti sull’ambiente, la cultura, la vivibilità della nostra città o la trasparenza della pubblica amministrazione e la continua ricerca del dibattito pubblico- credo rappresenti un elemento di ricchezza nel panorama politico locale di cui spero le forze politiche vorranno in qualche modo tenere conto: se, in preparazione delle prossime amministrative, a destra la battaglia è tutta personale e intestina, a sinistra si sono già notati ( insieme ad una strana avversione ed un preoccupante passo indietro rispetto alle primarie di due anni fa) i primi movimenti volti al coinvolgimento di personalità e forze politiche il cui contributo qualitativo pare francamente discutibile; comune è stato invece finora lo scarso interesse (quando non imbarazzo) dei partiti, vecchi e nuovi, nei confronti delle nostre iniziative, molto apprezzate invece dalla cittadinanza. Nel frattempo, dopo la chiusura a riccio delle scuole, si stanno iniziando a scoperchiare le inefficienze e gli inquietanti ostruzionismi delle nostre strutture sanitarie: in pochi giorni, nell’anonimato, nella clandestinità, nella paura, finalmente qualche coppia di ragazzini sta trovando la forza della disperazione per comunicarci lo scandalo rispetto alla mancata prescrizione della ricetta della pillola del giorno dopo presso l’Ospedale Camberlingo. Avevamo visto bene, dunque, con la campagna informativa di qualche tempo fa e la storia non finisce qui. Ma possibile che nessuno se ne sia mai accorto? Non dico la destra, ma come mai nemmeno i cosiddetti laici (da campagna elettorale) di centrosinistra o di sinistra cosiddetta "radicale" hanno mai ritenuto di occuparsi di sessualità e del dramma delle ragazze che vogliono evitare l’aborto, in una città in cui pare che tutti siano clericalmente uniti nell’incentivare il ricorso a quella pratica così tragica? La nostra voce, nel panorama politico, resta isolata, non trova la solidarietà di nessun (dico nessun) partito. Mi auguro per il bene di Francavilla che i dirigenti delle forze politiche (più che corteggiare gli pseudo-fortini elettorali) non vorranno farsi sfuggire l’occasione di aprirsi ad una vera contaminazione di coloro che hanno finalmente cercato di raccontare la storia del vissuto dei cittadini in un modo diverso, come non era mai successo a Francavilla, sgomberando il campo da ideologici e opportunistici atteggiamenti bigotti che hanno finora regnato incontrastati nella nostra Terra.